Cassina: nell’ex area Nokia ci sarà PizzAut

Il fatto che vogliamo ancora parlare del progetto di riqualificazione dell’area Nokia-Siemens potrà sembrare una mancanza di originalità, ma c’è una delle attività coinvolte nell’iniziativa che suscita particolare interesse. Lo scorso 19 dicembre, la sala consiliare di Cassina, insolitamente affollata, si è animata con la presentazione del progetto PizzAut, un’idea rivolta all’integrazione e alla crescita delle prospettive. Un’iniziativa della quale il sindaco Massimo Mandelli è particolarmente soddisfatto: “Oggi si realizza un sogno”, ha detto all’apertura della presentazione. “La possibilità di avere il primo ristorante PizzAut sul nostro territorio non può che essere un motivo di orgoglio. È un’esperienza che mi ha colpito profondamente per l’entusiasmo e per la voglia. In un periodo in cui sappiamo quanto sia difficile dare risposte sul mondo del lavoro, darne una che sia anche sociale è veramente grande. PizzAut sappia che può contare su di noi”. 

Un progetto innovativo
Ma cos’è in concreto PizzAut? Lo ha spiegato il suo fondatore, Nico Acampora. Si tratta fondamentalmente di un progetto che prevede la gestione di una pizzeria da parte di ragazzi affetti da autismo. Quello di Cassina sarà il primo locale specifico di PizzAut, ma l’iniziativa è già stata testata sul campo. “La prima attività dove abbiamo fatto questo esperimento era la Spilleria di Cassina”, ha raccontato Acampora. “Cassina e la Martesana risposero in maniera incredibile, tanto che, da una serata prevista, ne facemmo tre”. Acampora attribuisce parte del successo anche a una sorta di incoscienza: “Chi ci seguiva dal punto di vista terapeutico ci disse di non fare lavorare i ragazzi per più di mezz’ora. Io, che non sono un esperto di autismo, li feci lavorare per tre ore, e loro ressero alla grande. Ci accorgemmo che i ragazzi non solo lavoravano in maniera adeguata, ma stavano bene”.
Dopo quella prima serata, ne seguirono altre: “Decine in tutta Italia”, ricorda il fondatore di PizzAut. “Siamo da poco tornati dalla Puglia, dove abbiamo fatto il pienone. “Ora torniamo a Cassina, con il primo locale PizzAut, ma vogliamo costruire un percorso replicabile in altre città e altre regioni, facendo una piccola rivoluzione. Il concetto è che i ragazzi autistici che possono lavorare devono farlo, per recuperare in dignità e autonomia, e portare ricchezza al territorio”.

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Autore dell'articolo: Settimanale Radar