GORGONZOLA, PADRE FARÉ E LA SCOMUNICA PER SCISMA. PERCHÈ PUÒ ANCORA RITRATTARE E COSA DICE IL DIRITTO CANONICO

Lunedì 18 novembre è arrivata anche l’ufficialità: è stato notificato il “provvedimento di dimissione dall’Ordine dei Carmelitani Scalzi” a Padre Giorgio Maria Faré. Il 51enne gorgonzolese aveva ricevuto poco più di un mese fa l’ammonimento da parte dell’ordine del quale fa parte, in seguito a un’omelia (postata anche su YouTube) nella quale Faré ha affermato che papa Francesco sarebbe in realtà un “antipapa” perché le dimissioni di Benedetto XVI del 2013 non sarebbero valide. A Faré era stato dato un mese per ritrattare le tesi esposte, pena la scomunica. Una volta passato il mese si è messa in moto la macchina burocratica che lunedì 18 novembre ha portato alla lettera di scomunica da parte del Preposto generale, frate Miguel Marquez Calle. Si parla di “ostinato rifiuto a riconoscere Bergoglio come papa”. Faré può comunque ancora ritrattare o fare ricorso. Lo scisma è un delitto previsto dal Codice di Diritto Canonico al Canone 751: “Il rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice o della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti”.

IN EDICOLA I DETTAGLI

Autore dell'articolo: Settimanale Radar